ERIKA
MORICONI – designer di MINE
Oggi ho il piacere di
presentarvi una ragazza straordinaria che ha saputo inseguire i suoi sogni e
lottare per realizzarli: si chiama Erika Moriconi.
Ve la presento perché,
oltre ad essere una designer di abiti e accessori eccezionale, sarà anche una
delle protagoniste del My Virtual Reality 2015 che si svolgerà quest’estate. Vale
davvero la pena conoscerla meglio perché, dietro al suo brand MINE, si nasconde un mondo assolutamente unico ed affascinante.
Per raccontarvi tutto però,
devo fare un piccolo passo indietro nel tempo.
Fin da piccola Erika era
una bambina con una sensibilità più spiccata rispetto ai suoi coetanei e
l’unico modo attraverso il quale riusciva ad esprimere se stessa e la propria
emotività era creare: pennelli, fogli bianchi, pezzi di legno da assemblare o
stoffe da dipingere e drappeggiare, erano i suoi compagni di giochi e i suoi
strumenti di comunicazione attraverso i quali trasformava i suoi sogni di
bambina in creazioni gioiose e colorate.
Creare per Erika ha sempre
significato, anche una volta cresciuta, trasformare una parte di sé, quella più
intima e vera, in oggetti concreti da donare al mondo. E questa diventò poi con
il tempo la sua missione principale.
Amava i colori Erika,
eppure sentiva di avere un’anima bianca e nera al tempo stesso, una dualità
assoluta che, una volta cresciuta, trasferirà alle sue creazioni. Una dualità
che forse la portava ad assomigliare un po’ a Pierrot. E fu proprio un Pierrot
che le venne regalato all’età di 10 anni da un pittore un po’ pazzo, a
diventare uno dei simboli del suo brand.
In realtà Erika fin da
piccola aveva avuto davanti agli occhi l’esempio di sua nonna, una bravissima sarta
che sapeva rendere felici le persone attraverso i suoi abiti. E fu proprio passando
gli anni al suo fianco in quello che chiamava “lo stanzino delle meraviglie”
che Erika sviluppò questa passione.
Passione che l’aveva
spinta a lasciare Roma, all’ultimo anno di Istituto Europeo di Design, per
laurearsi in fashion design a Milano dove realizzò la sua tesi in
collaborazione con l’azienda Stone Island che la supportò nella ricerca di
tessuti e lavorazioni. Erika scoprì così che amava l’avanguardia, la
sperimentazione, insomma uscire fuori dai canoni classici dell’industria della
moda e realizzare creazioni utilizzabili sì, ma simili ad opere d’arte. E fu
qui che incontrò i primi problemi, perché il suo modo di creare era molto
lontano dalla schiacciante logica aziendale in cui la moda non è arte, ma
produttività e guadagni pianificati.
Decise dunque di
abbandonare la logica e fredda realtà dell’industria per lanciarsi in una più
simile al suo animo artistico e sensibile: fu così che Erika scoprì una realtà
di atelier dove l’artigianalità la faceva da padrone e lì, finalmente, sentì di
aver trovato la sua dimensione ideale.
Fu in quell’ambiente
creativo e a misura di Erika che nacque la sua creatura, il suo progetto: MINE
con cui finalmente riuscì a realizzare i suoi sogni di bambina, il suo
obiettivo di vita e la sua prorompente creatività.
Come spiega Erika, il nome
MINE nasce dalla fusione di due differenti termini: MY + NINE. Si tratta
dell’unione di un termine intimo e che esprime senso di appartenenza (MY) e il
termine NINE, ovvero il numero 9, corrispondente ai 9 mesi passati nel grembo
materno e che secondo la filosofia taoista rappresenta il numero della
perfezione e della vita. Insieme originano il termine
MINE, simbolo dal cerchio perfetto della nostra vita che Erika ci racconta
così:
“Indossando gli avvolgenti
Cerchi Perfetti di MINE, desidero con tutto il cuore che ciascuno possa
sentirsi coccolato, protetto e amato per il resto della vita…come lo fu
inizialmente in quei primi nove mesi…”
Un brand decisamente
particolare per una designer unica e straordinaria. Erika Moriconi, presto
sulla passerella del My Virtual Reality 2015.
Stay tuned!
Claudia Giordano