mercoledì 6 maggio 2015

Simona ci racconta il suo My Virtual Reality IZACCARIA

Descrivere l'esperienza di partecipare ad un evento come MVR equivale a dover aprire un varco privilegiato al mio mondo interiore e lasciare che tutte le emozioni che sono state messe in gioco possano parlare al posto mio. Potrei elencare i pregi dell'organizzazione, il lavoro maniacale che viene fatto nei mesi precedenti per culminare nelle ultime folli settimane, le ore passate sotto al sole cocente di agosto a provare le uscite, i tempi frenetici del backstage...ma questa sarebbe una mera cronaca e non un contributo personale. Se ci si avvicina a questo mondo sperando che sia la grande occasione si sbaglia in partenza, perchè si trasferisce su un evento esterno aspettative e obiettivi che invece devono essere rivolti unicamente a  sè stessi e alla capacità di scommettere sulla propria passione.
     
Quando ho chiesto il primo contatto con iZaccaria l'ho fatto con incoscienza, avevo iniziato da poco la mia attività di bijoux designer e volevo già misurarmi con una sfilata solo mia, all'interno di un contenitore che pretendeva - già solo per la sua visibilità - risultati all'altezza delle aspettative. "Una follia!" è questo ciò che leggevo negli occhi delle persone a cui l'ho comunicato, ed era proprio quello che mi ha portato a capire che dovevo assolutamente partecipare: se per gli altri non ero in grado di farlo il mio obbligo era dimostrargli il contrario.

 

 Accettare una sfida ed essere focalizzati sull'obiettivo è un'esperienza che chiunque dovrebbe provare, si conta solo su sè stessi e si impara a conoscere il fascino che ha l'essere faccia a faccia con la propria capacità di potercela fare nel miglior modo possibile. Ci si butta nel vuoto sapendo che sarà la propria passione e la propria tenacia a guidarci nel volo in picchiata, che quel vuoto che temiamo è solo la somma delle nostre paure e basta far luce su di loro per capire come superarle! Al di là di quali risultati può portare in termini pratici, al di là del successo o meno della propria collezione quello che rimane è l'esperienza di scoprire cosa siamo capaci di fare, una consapevolezza che si può avere solo provandoci.
        

     

Se ho avuto dei risultati positivi dopo le mie partecipazioni come la pubblicazione su alcune riviste di miei prodotti, o l'interesse di addetti al settore alla mia attività è stato grazie al mio puntare in alto decidendo di partecipare rimanendo con i piedi per terra per essere pronta alla caduta, e quando ci si spinge un pò più al di là delle proprie possibilità concrete si è capaci di produrre un risultato inatteso.
MVR non è un'esperienza che metti nel bagaglio, è entrare in un mondo in cui ti senti a casa, abitato da persone completamente diverse fra di loro che però riconosci come simili a te, a loro va il mio grazie:
Grazie ad Angelo, il deus ex machina di questo evento e di un team che anno dopo anno cresce sempre di più solo grazie alla sua passione e dedizione totale. L'instancabile voglia di trovare ed offrire sempre di più sono associati ad una formidabile capacità di rendere visibile il suo mondo creativo, un mondo che condivide senza la paura di non essere capito.
Grazie a Margherita con la quale ogni situazione, anche la più pesante, diventa sopportabile e leggera.  Grazie per la professionalità e per la schiettezza senza pari, grazie per le risate che sono servite a rendere tutto lo stress e l'ansia più sopportabile.
Grazie ad Antonella, cuore pulsante e rassicurante dello staff.  Una donna speciale dalle mille sfaccettature, professionista instancabile, animata da una grandissima curiosità che permette di cercare sempre qualcosa di nuovo ed originale, materna presenza che ha reso tutto più familiare. 
Grazie a Marzia, donna speciale con cui condividere tutte le emozioni, anche le più intime come se ci conoscessimo da sempre. Tenace e determinata come poche, ricca di molti talenti in diversi campi, che riesce a far confluir­e  per un risultato unico.

Grazie a tutti di avermi aiutato a rendere un successo ciò che ritenevo un azzardo!
  

Simona Petraglia      











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