Bisognava vederli gli americani scherzare prima di scendere in acqua su che fine avesse fatto 'il paese del sole'. E in effetti se non fosse stato per l'immancabile presidio di precari con tanto di bandiera 'No Tav', presenza fissa del presepio partenopeo, non era facile oggi riconoscere Napoli. Perché di sole neanche un raggio nella capitale del Mediterraneo, ma vento sì, e anche tanto. Un vento forte che non ha spaventato gli appassionati, più napoletani che turisti a dire il vero, che in fila per tre si sono accalcati sul lungomare per assistere incuriositi al via delle World Series, le regate preliminari dell'Americàs Cup. Diversi i posti in prima fila per assistere allo spettacolo velico, alcuni gratis, altri a pagamento. A ruba sono andati i posti sulle terrazze dei circoli con veduta sul golfo così come gremiti, nonostante il rischio pioggia, erano i punti panoramici disseminati tra via Petrarca, via Orazio e Posillipo. Ad inviti lo spettacolo offerto dalla terrazza del consolato americano. I più acculturati hanno scelto i musei e i monumenti: il belvedere di Castel dell'Ovo e quelli di Castel Sant'Elmo e della Certosa di San Martino.
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