23/09/2011
È chiamato “Silver Bean” (fagiolo d’argento) il colosso d’acciaio ideato da Anish Kapoor.Nato a Mumbay nel 1954 si trasferisce in Inghilterra negli anni ‘70, dove si forma all’Hornsey College of Art e alla Chelsea School of Art. Prima del Cloud Gate ha creato altre opere d’arte che mirano a distorcere le immagini dell’osservatore così da confondere il confine tra il limite e il senza limite.
Kapoor ha disegnato il Cloud Gate in base a esperienze passate, ad esempio il progetto del 2001 riguardante lo Sky Mirror, uno specchio concavo di acciaio alto 6 metri e pesante 9 tonnellate (presente a New York e Nottingham).
Le sue creazioni spesso derivano dalla spiritualità e dall’immaterialità e inoltre esplorano il tema dell’ambiguità, ponendo l’accento sulla centralità dei suoi visitatori.
Il Cloud Gate si trova al centro dell’AT&T Plaza ed è una delle attrazioni del Millennium Park a Chicago, ideato nel 2004 e realizzato due anni dopo.
Con le sue 110 tonnellate di acciaio ogni angolazione è un vero e proprio riflesso dell’ambiente circostante: uno specchio su una fetta di mondo. Sono proprio le sue “facciate” che aiutano a dematerializzare questo grosso oggetto facendolo sembrare quasi leggero e senza peso.
Il visitatore entra fisicamente nell’arte quando cammina al di sotto della cavità centrale, il suo “ombelico”.
Se passate da Chicago date un’occhiata al Cloud Gate: si dice che “quando la luce è quella giusta non si riesce a capire dove finisca la scultura e dove inizi il cielo”.
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